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Fingere che sei forte
Tu non hai bisogno di fingere che sei forte,non devi sempre dimostrare che tutto sta andando bene,
non puoi preoccuparti di ciò che pensano gli altri,
se ne avverti la necessità piangi
perché è bene che tu pianga fino all’ultima lacrima,
poiché soltanto allora potrai tornare a sorridere.
Paulo Coelho
Dover scegliere una canzone per il ventesimo anniversario della scomparsa De Andrè è stato un compito arduo; tra le tante, tutte un più bella dell’altra, alla fine ho scelto Khorakhané dedicata agli ultimi tra gli storicamente più ultimi.
Il cuore rallenta la testa cammina
in quel pozzo di piscio e cemento
a quel campo strappato dal vento
a forza di essere ventoporto il nome di tutti i battesimi
ogni nome il sigillo di un lasciapassare
per un guado una terra una nuvola un canto
un diamante nascosto nel pane
per un solo dolcissimo umore del sangue
per la stessa ragione del viaggio viaggiareIl cuore rallenta e la testa cammina
in un buio di giostre in disuso
qualche rom si è fermato italiano
come un rame a imbrunire su un muro
saper leggere il libro del mondo
con parole cangianti e nessuna scrittura
nei sentieri costretti in un palmo di mano
i segreti che fanno paura
finché un uomo ti incontra e non si riconosce
e ogni terra si accende e si arrende la pacei figli cadevano dal calendario
Jugoslavia Polonia Ungheria
i soldati prendevano tutti
e tutti buttavano viae poi Mirka a San Giorgio di maggio (*)
tra le fiamme dei fiori a ridere a bere
e un sollievo di lacrime a invadere gli occhi
e dagli occhi cadereora alzatevi spose bambine
che è venuto il tempo di andare
con le vene celesti dei polsi
anche oggi si va a caritaree se questo vuol dire rubare
questo filo di pane tra miseria e sfortuna
allo specchio di questa kampina (**)
ai miei occhi limpidi come un addio
lo può dire soltanto chi sa di raccogliere in bocca
il punto di vista di Dio.Čvava sero po tute
i kerava
jek sano ot mori
i taha jek jak kon kašta
vašu ti baro nebo
avi ker.Kon ovla so mutavla
kon ovla
ovla kon aščovi
me ğava palan ladi
me ğava
palan bura ot croiuti. (***)NOTE
(*) La principale festa Rom, il 6 maggio.
(**) Tenda mobile
(***) In lingua romanes-khorakhané:Poserò la testa sulla tua spalla
e farò
un sogno di mare
e domani un fuoco di legna
perché l’aria azzurra
diventi casa
chi sarà a raccontare
chi sarà sarà
chi rimane
io seguirò questo migrare
seguirò
questa corrente di aliCiao Simo, facciamo un cambio…io ti do’ 4 cerchi in ferro con canale allargato a 8″ e tu mi giri 2 giannetti….
Come la Vedi? Io non posso usarli dietro perche’ il mio mezzo e molto pesante sull’asse posteriore!
Il tuo e’ un passo corto…ed ha una diversa distribuzione dei pesi
Saluto
Stefano
Hi welcome!
Stefano
“Ho avuto il privilegio di crescere in un periodo di rivoluzione culturale. E la musica ne è stata una componente. Forse non sono stata altro che una pedina, ma sono contenta, comunque, di aver contribuito a cambiare qualcosa.”
(Patti Smith)Non vince chi è sempre perfetto,chi non sbaglia mai,chi è sempre equilibrato e non perde mai il controllo…
Vince chi nonostante gli errori e i turbamenti e le paure non si arrende e si sveglia ogni giorno con la voglia di riprovarci…
Una persona così non può essere sconfitta…Maria Luna
Possiamo avere tutti i mezzi di comunicazione del mondo, ma niente, assolutamente niente, sostituisce lo sguardo dell’essere umano.
– Paulo Coelho
Augurissimi a TUTTI
Beso Stefano
ciao, se puoi metti qualche foto del libretto di istruzioni , che tra di noi c’e’una ragazza che sa il cinese, magari puo’ capire e aiutare . 😆 saluti da bebo
Caspita!
Beso Stefano
Simo, se vuoi, ho io la candelletta del termoavviatore , non impazzirti a trovarla!(il mio non la monta)
Ciao Stefano
GRANDE SIMO!!!!!!!!!!!!!!
E’ Bellissimo!!!! Complimenti!!!
Ora non puoi piu’ mancare ai raduni!!
Beso Stefano
Santa Lucia, per tutti quelli che hanno occhi
E gli occhi e un cuore che non basta agli occhi
E per la tranquillità di chi va per mare
E per ogni lacrima sul tuo vestito,
Per chi non ha capito.Santa Lucia per chi beve di notte
E di notte muore e di notte legge
E cade sul suo ultimo metro,
Per gli amici che vanno e ritornano indietro
E hanno perduto l’anima e le ali.Per chi vive all’incrocio dei venti
Ed è bruciato vivo,
Per le persone facili che non hanno dubbi mai,
Per la nostra corona di stelle e di spine,
Per la nostra paura del buio e della fantasia.Santa Lucia, il violino dei poveri è una barca sfondata
E un ragazzino al secondo piano che canta,
Ride e stona perché vada lontano,
Fa che gli sia dolce anche la pioggia delle scarpe,
Anche la solitudine.Francesco De Gregori
“Io ho una certa pratica del mondo; e quella che diciamo l’umanità, e ci riempiamo la bocca a dire umanità, bella parola piena di vento, la divido in cinque categorie: gli uomini, i mezz’uomini, gli ominicchi, i (con rispetto parlando) pigliainculo e i quaquaraquà. Pochissimi gli uomini; i mezz’uomini pochi, ché mi contenterei l’umanità si fermasse ai mezz’uomini. E invece no, scende ancor più giù, agli ominicchi: che sono come i bambini che si credono grandi, scimmie che fanno le stesse mosse dei grandi. E ancora più giù: i pigliainculo, che vanno diventando un esercito. E infine i quaquaraquà: che dovrebbero vivere come le anatre nelle pozzanghere, ché la loro vita non ha più senso e più espressione di quella delle anatre.”
(Leonardo Sciascia)
Che spettacolo! Grande!
Ciao Stefano
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