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  • in reply to: Ciao a tutti! #723
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    …. tranne Mercedes che ha una rete globale…

    Questo ormai ho capito non essere vero. Le grandi marche che producono nei mercati sparsi per il mondo differenziano le linee e anche i mezzi. Qui in Sud America Mercedes ad esempio produce camion con gli stessi nomi, ma con pezzi completamente differenti da quelli Europei. L’unico Mercedes che si salva è l’unimog in tal senso. Per il resto lo stesso discorso vale anche per IVECO e MAN. A quanto ho capito VOLVO con la serie FH è un discorso a parte  ma andrebbe approfondito….

    P.s. ho creato la sezione appropriata per il tuo camion. Aspettiamo foto e dettagli  😀

    • This reply was modified 6 years, 4 months ago by smontic smontic.

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    in reply to: Pesi a vuoto dei veicoli adatti a camperizzazioni Overland #718
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    ciao , dunque col mio man 8.224 siamo circa sui kg 4800 😯

    Il tuo che passo ha? Non ricordo…

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    in reply to: STEPSOVER WorldTour #712
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    EPISIDIO5

    – Mauritania

    Abbiamo percorso oltre cinquemila chilometri da quando siamo partiti da casa ed ecco che ci troviamo in un nuovo paese, un luogo completamente diverso da quelli che abbiamo attraversato nelle settimane precedenti, ora siamo in Mauritania.

    Prima di iniziare a viaggiare in questa nuova terra dobbiamo comprendere bene dove stiamo poggiando le ruote del nostro camper.

    A Nouadhibou ci fermiamo per qualche giorno a riposare seduti all’ombra della tenda del nostro camper e qui iniziamo a ricordare le storie di alcuni libri letti anni fa, tra cui Terra degli Uomini di Saint Exupéry, che proprio in questa città era ambientato. Il famoso autore del Piccolo Principe era il comandante dell’Aeropostale ed è una figura importante di questa regione dell’Africa.

    Restiamo qualche giorno in città in sosta libera a due passi da dove parte il treno più lungo al mondo che generalmente lascia il porto alle 17 (N20° 51.271 W17° 01.720).

    Mentre percorriamo la strada costiera in direzione Sud veniamo spesso fermati dalla gendarmeria Mauritana. Da parecchie migliaia di chilometri siamo abituati a questi posti di blocco dato che erano presenti anche più a Nord in Sahara Occidentale. Generalmente l’ispezione si risolve molto velocemente quando consegniamo la fotocopia dei nostri documenti, ma capita anche che prima di congedarci i militari ci chiedano qualche dono, tipicamente una lattina di coca-cola.

    È Maggio inoltrato e il caldo comincia a farsi sentire, così nostro malgrado decidiamo di evitare di spingerci nell’entroterra per restare lungo la costa, dove le condizioni climatiche sono più favorevoli. Tuttavia questo comporta la rinuncia a conoscere un aspetto molto importante di questo paese, quello puramente Sahariano dove i primi abitanti di questa regione hanno lasciato il loro segno attraverso importanti pitture rupestri, città fortificate e naturalmente le grandi e imponenti dune.

    Proseguiamo lungo la strada principale e ci fermiamo ore nei piccoli villaggi che incontriamo, spesso poco più di qualche baracca costruita mettendo insieme rottami di auto e pezzi arrugginiti di lamiere ondulate. Il primo vero villaggio che attraversiamo dopo Nouadhibou si chiama Chami, qui sarebbe anche presente un distributore di carburante (N20° 10.021 W15° 58.327) che noi ci limitiamo a tracciare con il GPS per un eventuale utilizzo futuro. Decidiamo di fermarci qui per la notte, desiderosi di passeggiare tra le tende dei nomadi che vengono a vendere le loro mercanzie.

    La strada, che a tratti inizia a perdere quel poco di manto asfaltato che l’aveva distinta fin ora, ci porta a Nouakchott, la giovane capitale di questo paese nata solo nel 1960 dopo la dichiarazione di indipendenza.

    Entrare in città con il camper richiede tanta pazienza e molta forza di volontà, il traffico è incredibilmente intenso e il codice della strada raramente è rispettato. Veicoli a motore di tutti i tipi producono rumori e fumi che non cessano mai di avvolgere l’atmosfera. La polizia che cerca di dirigere il traffico per le vie del centro svolge un lavoro inutile, qui incredibilmente anche loro non contano nulla, così capita di vederli desolati alla ricerca di qualcuno che gli dia retta senza tuttavia che questo succeda. Le macchine si incastrano tra loro, camion parcheggiati col cofano aperto in mezzo agli incroci attendono di essere riparati, cosa che prima o poi sicuramente avverrà, ma non contate sul fatto che questo avvenga presto.

    Il centro con tutto il suo disordine e frastuono ci interessa però ben poco, il vero motivo per cui siamo giunti fin qui è assistere allo spettacolo di cui si può godere il pomeriggio lungo la spiaggia, ovvero il rientro delle piroghe dei pescatori. Per restare quanto più vicini possibile a dove si svolgono le operazioni di sbarco parcheggiamo il nostro camper proprio lungo la spiaggia (N18° 06.621 W16° 01.484) in uno splendido posto dove rimarremo due giorni interi facendo amicizia con tanti ragazzi del luogo.

    Mancano poche ore all’inizio del Ramadan e questo particolare momento risulta essere ancora più colorato e rumoroso che nel resto del periodo dell’anno. Giovani ragazzi e ragazze corrono sulla spiaggia per pranzare e cenare bevendo litri di yougurt fermentato, in tanti ci invitano al banchetto e noi non possiamo rifiutare.

    Mentre li vediamo ridere e scherzare in attesa dei lunghi giorni di digiuno decidiamo che vogliamo approfondire ancora di più la nostra conoscenza di questo lembo di Africa, vogliamo andare ancora più a Sud, verso il Senegal, dove davvero entreremo nell’Africa Nera.

     

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    in reply to: Marocco dicembre 2018 #705
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    Se stai usando la Marocco Topo direi di sì. Io sono uscito l’ultima volta in questo punto N29 54 1.8 W5 37 06.4.

    Da lì potresti proseguire fino a ricongiungerti alla pista che attraversa l’Iriki, ma non credo tu abbia tempo. Il punto é questo: N29 52 07.1 W6 00 35.0

    Sfruttarei il tempo per la pista in direzione Taouz.

    Appena ho una connessione migliore provo a caricare qualche traccia.

     

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    in reply to: Marocco dicembre 2018 #688
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    P.s andando verso Mhamid poco dopo aver oltrepassato la montagna che viene chiamata il Tajine in direzione Tagounite trovi una piccola pista sulla destra che conduce ad un cordone solitario di dune dove c’è anche un campamento. Qui sei ancora un po’ in quota quindi si vede da lontano tutta l’Hammada del Draa. Poi si scende È si raggiunge la pianura. È una bella soluzione per la notte in un luogo particolare. Da lì la pista prosegue verso il Chegaga lasciandosi alle spalle Mhamid e il tratto più difficile delle piccole dune iniziali, circa 20 km. Ma questa è un’altra storia.

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    in reply to: Marocco dicembre 2018 #685
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    Ciao Bull,

    Arrivato a Zagora io ti consiglio perlomeno di scendere a Mhamid per raggiungere l’ingresso del Chegaga, una bella occasione per vedere da vicino le prime piccole dune che discendono lungo l’Hammada del Draa che poi più a Sud si trasforma dell’incredibile lago Iriki. Non avrai tempo di addentrarci molto in quelle zone, però se te la senti da Tagounite potreste fare la facile traversata per Taouz che richiede andando con tranquillità un paio di giorni.

    La pista che conduce a Taouz è semplice, c’è un po’ di fesh fesh sul letto del fiume solo quando si attraversa il Rheris ma comunque le tracce sono ben visibili e non ci sono problemi. Lungo tutta questa pista c’è grande passaggio di agenzie turistiche, dato che è uno degli highlights della regione ma la notte puoi parcheggiati dove vuoi e goderti una delle notti più belle nel mezzo del deserto in piena solitudine.

    A Merzouga per la notte ti consiglio di stare fuori dal villaggio e lontano dai camping. Scegli di aggirare l’Erg a Sud o a Nord, come preferisci e trovati una bella conca tra le dune per goderti la serata magari accendendo un fuoco. L’Erg puoi avvisarlo tutto molto facilmente volendo, il lato Sud è completamente differente da quello che si vede restando a Merzouga, il colpo d’occhio è magico. Però richiede un po’ di tempo perché non volendo andarsi a cercare i problemi devi fare un giro largo di oltre 250 km. Te lo sconsiglio per ragioni di tempo. Addentrati solo un po da uno dei due versanti per goderti la solitudine, poi torna sulla tua strada.

    Dades e Todra meritano entrambe per diversi motivi, dovrai percorrere un po’ di strada per arrivarci quindi ti suggerisco di verificare sul posto quanto tempo ti rimane. Nelle gole ci sono parecchi piccoli ed economici camping che possono ospitarti e farti godere il luogo. Nel Todra puoi anche farti un giro a piedi nella palmeraia e andare a visitare alcuni villaggi abbandonati. Vale la pena.

     

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    in reply to: Ranocchio #679
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    Fantastico Bull, aspettavo con ansia le foto del tuo mezzo.

    Ora devi mostrarci un po’ gli interni perché oltre ad essere realizzati in modo impeccabile sono molto interessanti dal punto di vista delle soluzioni  che hai adottato 🙂

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    in reply to: Lasciare il mezzo in Marocco #676
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    io lo lascerò qui: http://www.lerelaisdemarrakech.net Tél: +212 664 717 328 GPS: N 31°42 408′ Au 007 ° 59 407 ‘ Dal’8 dicembre al 22 dicembre!

    Al Relais ho visto diverse volte veicoli parcheggiati a lungo termine. Gilles ti ha confermato la procedura? Quei documenti da far visionare all’uscita prima si facevano direttamente all’ufficio doganale di Marrakech.

     

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    in reply to: rieccomi #675
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    Ciao ragazzi…..eccomi qua, si ricomincia quindi

    Bentornato  😀

    Si, proviamo a ricostruire il fantastico forum che ha aiutato in tanti ad entrare in questo bel mondo di veicoli a volte poco conosciuti.  😉

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    in reply to: RI ciaoo #674
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    Ciao, bentornato nel nuovo Forum. Grazie per essere nuovamente dei nostri  😀

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    in reply to: Tamponi fine corsa #671
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    In pratica il sistema completo balestra tampone+molle sembrerebbe funzionare un po’ come una molla progressiva. Il concetto a me pare interessante però ritengo che per non irrigidire, o comunque per far sì che serva allo scopo,  tu debba intervenire anche sulla balestra e non solo sul tampone. Questo perché l’insieme delle due componenti funzioni in accordo…. che ne dite?

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    in reply to: STEPSOVER WorldTour #647
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    EPISODIO4

    – Mauritania

    I confini tra Sahara Occidentale e Mauritania da diversi anni a questa parte sono sempre stati oggetto di discussioni da parte di tanti viaggiatori. La presenza in questo territorio del fronte Polisario, a cui la Mauritania diede supporto durante la guerra per la liberazione del Sahara Occidentale, ha fatto si che tra Marocco  e Mauritania vi siano tuttora ben cinque chilometri di terra di nessuno.

    Sbrighiamo le pratiche doganali Marocchine e prima di congedarci dal paese scambiamo due parole con qualche militare che ci regala il suo giudizio sulla Mauritania: Che ci andate a fare in quel paese, non c’è nulla, solo sabbia e polvere. State attenti, vi ruberanno tutto! Gli chiediamo se sia mai stato in Mauritania, e lui ci risponde rapido e deciso: No, perché dovrei!

    L’attraversamento di quella che viene chiamata terra di nessuno è sempre stata un’esperienza particolare nei nostri viaggi. Si prova una sensazione di disagio causata dal fatto che effettivamente ti trovi in un luogo dove, qualunque cosa accada, qualunque cosa ti capiti, sei da solo, non c’è un paese che nel bene o nel male si preoccupi di cosa ti è accaduto, sono solo fatti tuoi.

    Raggiungiamo il cancello della frontiera Mauritana e scavalcata l’ultima profonda buca entriamo nel paese della sabbia bianca, mito per gli amanti del Rally Parigi Dakar nonché per tutti gli appassionati delle culture del Sahara e del Sahel. Ci lasciamo la terra di nessuno alle spalle, coperta dalla polvere alzata dalle grosse ruote del nostro camion. Dietro di noi i rottami dei pullman smembrati, motori arrugginiti con le bielle e i pistoni sparsi tra la sabbia e tanta povera gente che dietro al cancello neanche ti considera, si fa gli affari propri, intrallazzi ed espedienti che poco comprendiamo ma che li fanno campare in qualche modo.

    Con il visto timbrato, il camion e il suo contenuto approvato dal simpatico doganiere, entriamo ufficialmente in questo nuovo paese, notandolo subito differente da quello da cui proveniamo.

    Il nostro camper è ora in Mauritania, un paese coperto per tre quarti dal deserto del Sahara, dove l’agricoltura è concentrata solo al Sud del paese lungo il Fiume Senegal. Dove l’economia è tirata avanti principalmente da risorse come Oro, Diamanti, Gas e Petrolio. Sembra incredibile pensare che un paese come questo vanti alcuni Guinness World Record molto particolari: il treno più lungo del mondo, il cimitero di navi più popolato del mondo e per finire, ce ne aggiungiamo uno noi, una delle strade più lunghe al mondo, 30 km, illuminata da lampade alimentate ad energia solare.

    Ma torniamo al nostro viaggio, la strada che stiamo percorrendo si immerge nell’Erg, le dune gialle inghiottono l’asfalto che porta diretto a Nouadhibou, la seconda città della Mauritania dopo la capitale Nouakchott e qui incrociamo le rotaie del treno di cui parlavamo. Seguiamo le due line di ferro fino a quando si perdono nella sabbia che circonda l’ingresso della città, e qui entriamo in un nuovo mondo.

    Macchine che sembrano dei rottami qui circolano normalmente, carrozzerie divelte, arrugginite, e motori fumanti qui sono la norma, più che i carretti trainati da asini che spostano tonnellate di merci da un lato all’altro della città. Ci fermiamo per la notte in un piccolo camping in centro alla città, non è stato facile individuarlo, ma una volta parcheggiato il nostro camper ci possiamo fermare e riflettere in modo da capire bene dove siamo arrivati e dove andremo domani visto che abbiamo un paese nuovo in cui muoverci..

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    in reply to: Gomme per Daily 4×4 #646
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    Nicola mi sembra abbia fatto degli interessanti ragionamenti a riguardo, aspettiamo il suo intervento.

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    in reply to: ScamSMT 42,5 #645
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    Nicola, hai un mezzo davvero bellissimo.

    Complimenti pe rio riscaldamento ad acqua, immagino che anche tu abbia notato un considerevole aumento del comfort rispetto all’aria. Hai messo solo i termosifoni o anche una ventola dietro che faccia da convettore ?

    Come mai hai scelto di usare termosifoni autocostruito e non qualcosa tipo alde in alluminio?

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    in reply to: Ciao a tutti! #640
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    Si, ci sono i manuali completi su web, oltre 8000 pagine, sia uso, manutenzione ordinaria e speciale. Gli ho già scaricati e me li leggo man mano che mi servono. Quello che riesco voglio farlio io, anche perchè non credo che un meccanico ha tanta voglia di mettere la mano su un mezzo completamente sconosciuto… Christian

    E anche questo non è poco, visto che anche per mezzi più blasonati la reperibilità non è sempre facile. Sono utilissimi anche in viaggio.

    Ancora complimenti  😀

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