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NÓ !!!!
Quello dei camper è, in genere, il Sika, che è un mastice poliuretanico, che reticolare diventa solido e non lo togli più.
Io raccomando un sigillante polibutenico, fatto apposta x i vecchi parabrezza con guarnizione, che non reticola !!!
Ho messo anche un link, se vai su eBay lo trovi a 10€.
Poi usa quello che vuoi….
Ciao missile, concordo in pieno x la spatolina in plastica, infatti avevo scritto di stare attenti a non rigare la vernice.
Bebo, non bisogna Mai nominare il silicone !!!
Anzi bisogna fortemente specificare che non si vuole il silicone !!!
È pieno di commessi saccenti, o in buona fede, che leggono sull’etichetta del silicone: “adatto ai parabrezza” , ma non scrivono che vá bene solamente per i parabrezza moderni, quelli fissi, quelli incollati.
Quí si parla di parabrezza non incollati, quelli con la guarnizione !
In questi parabrezza ci sono adattamenti, movimenti, dovuti alle dilatazioni termiche tra carrozzeria e guarnizione e tra parabrezza e guarnizione.
E’ obbligatorio un sigillante che non reticoli, che non si secchi, come quelli siliconici, o poliuretanici.
Se si utilizza il silicone tiene per qualche anno, poi perderá nuovamente, perché si romperà con le dilatazioni, ci si troverà con la cornice molto probabilmente marcita e una guarnizione da buttare, inutilizzabile, perché non terrà più, piena di silicone mezzo strappato dallo smontaggio e se uno fosse talmente masochista da stare a pulirla, alla fine non potrà più utilizzarla, perché a furia di maneggiarla si sarà allungata e sarà diventata troppo lunga per stare in sede, già fatto…!!!! GRRR !!!
- This reply was modified 6 years, 1 month ago by iltico.
Mi sà che quando lo vede nicola vende lo SCAM, stacca la cellula e gliela monta sopra !!!
Ciao, vi ricordate della Bremach coi suoi simil Daily, ma da cantiere, più gnucchi ?
Vi ricordate del T-Rex ?
Beh ora la Fenice è tornata a volare, è nata la Tekne.
Hanno fatto il successore del T-Rex, il Graelion, vera fig..a !!!
Motore IVECO 3000td 173cv euro 6, trazione integrale permanente, tre differenziali, tre blocchi, ridotte con mezze marce, balestre paraboliche, 4 freni a disco, peso totale 7,5 ton per caricare ben bene, cinque passi da 3m a 5m, assi rigidi a portale !!!
Dopo le note positive, le dolenti, quasi 79k€ + IVA, mi hanno spedito l’offerta ….
- This reply was modified 6 years, 1 month ago by iltico.
September 30, 2018 at 1:46 pm in reply to: Camion: cerchio da 20 o da 22.5? Cosa è meglio per viaggiare? #1718Ciao, in merito alla questione del viaggiare, quale misura di cerchione è migliore, direi senza ombra di dubbio che la misura migliore è quella del 22,5 “, si trovano i pneumatici ovunque nel mondo e anche i cerchioni, se mai se ne piegasse uno.
Oltretutto ora ci sono anche i cerchi da 22,5″ in lega leggera, con un bel risparmio di peso e sono resistenti, dato che ormai li montano quasi tutti i TIR moderni.
Credo che l’unico problema reale siano le coppie coniche, chi le ha specifiche per le 14R20, o addirittura le 16R20 si troverà con pneumatici da 22,5” più piccoli e motore che gira alto…
Ciao generalekaster, il trucchetto della corda è ottimo, però usa un cordino sintetico, non in canapa, che si romprerebbe…
Ho anche visto che chi monta la guarnizione nei punti ostici si aiuta spruzzando un velo di Svitol, o di sapone liquido.
Se poi, a lavoro finito, volessi stare strasicuro al 100%, dovresti comprare una cartuccia di sigillante nero per parabrezza, ha la densità del silicone, è appiccicoso e non secca mai, rimane sempre flessibile e si adatta sempre alle dilatazioni termiche.
Non è silicone e nemmeno mastice poliuretanico, questi si seccano, reticolano, è un sigillante polibutenico.
Il mastice non si trova nei negozi abituali, ma in quelli per carrozzieri, ne avevo usato uno della Gelson, sollevi il bordo della guarnizione col beccuccio e fai un bel giro completo tra lamiera e guarnizione.
Occhio che per qualche giorno la pressione della guarnizione tenderà a far uscire il mastice in eccesso, specialmente se sarà esposto al sole, ti toccherà rifilare ogni tanto il bordo con una spatola, attento a non graffiare la vernice !
Oltretutto, così facendo elimini il rischio di infiltrazioni d’acqua, che dopo qualche anno faranno marcire la cornice di lamiera, con casini e costi …
http://www.firenzecolori.it/pdf/Gelson-Tecniche/MASTICE%2034%20MP.pdf
Ciao smontic, che dirti…
Non sono un produttore di pannelli e nemmeno un fisico dedicato alla produzione e/o controllo di qualità, sono solo un cliente che cerca di informarsi per la successiva installazione.
Quello che tu dici l’ignoravo, mentre se vai in rete e cerchi :”pregi e difetti fotovoltaici momocristallini policristallini” trovi quello che ho prima riportato…
https://www.stonepine.it/qualita-dei-pannelli-fotovoltaici-le-differenze-migliori-produttori/
C’è poi da considerare che quasi nessuno monta i pannelli in modo ottimale e poi si lamentano che incollando il pannello sulla vetroresina questa si gonfi e si stacchi.
C’è chi monta i pannelli rigidi, quelli ricoperti di vetro temperato incollandoli direttamente col silicone, senza areazione inferiore, idem per chi monta quelli flessibili.
Sul mio ex camper invece avevo incollato prima dei fogli di alluminio anodizzato e sopra ad essi avevo incollato tre pannelli policristallinici flessibili e calpestabili.
L’alluminio riflette moltissimo la luce del sole e si scalda poco, fà da dissipatore termico ai pannelli, rende la temperatura del tetto uniforme, eliminando zone bollenti e zone tiepide.
Considera che potevo camminare sul tetto a piedi nudi alle 13°, zona Siracusa ad agosto…
Oltretutto abbassando la temperatura del pannello si ottimizza la resa !!
Ciao nicola, ancora io … sono ammalato e passo il tempo al PC …
La tua idea è interessante, ma, a mio avviso, non è pratica, perchè perderesti escursione.
Le molle hanno un loro spessore, anche quando sono a “pacco”. Basta che misuri il diametro dell’acciaio armonico, conti le spire e moltiplichi, otterrai quello che perderesti in escursione.
A mio avviso potresti farti fare al tornio qualcosa come queste (vedi il link), sono molle in poliuretano, quelle che ora hanno soppiantato le molle elicoidali negli stampi meccanici.
L’importante è di trovare la misura giusta, dovrebbe essere abbastanza lunga da toccare la balestra. Per la densità stai su valori alti e su diametro più grande. Trovi il materiale per le molle in poliuretano nelle utensilerie ben fornite, sono normali ricambi per gli stampi.
Guarda che lo vendono in tondini lunghi circa 0,5m e sono un pò cari, cerca di trovare chi ha diritto allo sconto…
Se per caso venissero troppo rigide potresti fargli fare degli incavi al tornio e solo all’ultimo eventualmente accorciarle un pochino.
Ciao, iltico.
sono molle in poliuretano per il Pickup Toiota HZJ79
http://www.parabolicsuspension.com/Xload.htm
Ciao nicola, nei due camper che ho avuto prima avevo guadagnato un pò di forza d’arresto “baffandomi” i dischi alla fresa e qualcosa si guadagna, almeno sei baffi per lato. Proverei a controllare se li vendono già fatti.
Un altro pochettino l’avevo guadagnato montando pastiglie sinterizzate, da corsa. Si nota un bel miglioramento quando hai i freni che bollono, in montagna e non costano molto di più delle originali.
Se poi cambi anche i tubi dell’olio, con quelli areonautici, guadagni sulla prontezza, la dilatazione dei tubi “racing” è quasi nulla è la frenata risulta più secca, piu efficace da subito.
Potresti anche pensare di guadagnare qualcos’altro aggiungendo un serbatoio supplementare per il vuoto del servofreno, migliora la pastosità della frenata e se la volessi riprendere, fare la frenata in più tempi, hai il vuoto per poterlo fare.
Diverse auto hanno delle “bottiglie per il vuoto, cilindri di plastica, o sfere contigue comunicanti, potresti fare un giro dai demolitori. Considera che alle auto basta meno vuoto, pesano meno della metà, magari qualche furgone ??
Se trovassi qualcosa di buono ricordati di montare una valvoletta di non ritorno prima della “bottiglia”.
Nel mio primo camper avevo collegato una bombola della Camping Gaz da 5 litri e riuscivo a pestare tre volte prima di andare a fine corsa, mentre senza bombola aggiuntiva già alla prima frenata ero quasi a fondo corsa …
Con pochi soldi guadagni un pò di frenata in più, io ci proverei, se poi non ti bastasse potresti sempre andare di kit australiano !
- This reply was modified 6 years, 1 month ago by iltico.
Ciao Luke.
Guarda che hanno ragione, devi sempre levigare la ruggine, convertila-stabilizzare e poi verniciarla, se vuoi fare un lavoro fatto bene …
Il discorso del venditore vale solo se la ruggine è superficiale e su del materiale grezzo, non verniciato. Quando è spessa, multistrato, il discorso non regge più e se il ferro fosse verniciato, la ruggine passa sotto e prima, o poi salta fuori.
Il Protectakote esiste in due granulometrie, grande, usata principalmente sui veicoli e media usata principalmente nelle barche, anche come antisdrucciolo, che trattiene meno sporco. Entrambe sono a finitura opaca, che trattiene di più lo sporco, oltre a non essere liscia …
Tieni presente che per evitare-ridurre il rischio che da bianco diventi grigio, consigliano di dare un paio di mani aggiuntive di vernice poliuretanica trasparente lucida.
Guarda quì.
Ciao, iltico.
http://www.protectakote.it/protectakote.html
http://www.protectakote.it/marinekote.html
- This reply was modified 6 years, 1 month ago by iltico.
Ciao smontic, forse ti posso aiutare un pò.
Per lavoro ho avuto per decenni il problema di rimuovere degli spessi depositi di calcare e polvere di vetro da dei carter in lamiera inox e diventavo matto.
Un giorno il rappresentante della ditta di prodotti tecnici della Chemsearch, da cui mi fornivo, mi ha proposto di usare puro un prodotto che loro vendevano da usare diluito per lavare le furgonature in alluminio dei camion. Era una ditta seria con veramente ottimi prodotti, anche se cari.
Il prodotto era a base di acido fosforico, non mi ricordo più in quale forma chimica e il nome commerciale del prodotto, controllerò prox settimana.
L’ho usato anche per pulire delle fusioni in alluminio e dopo neanche 1′ l’alluminio era ricoperto di schiuma bianca, tipo quella che forma l’acqua ossigenata.
L’alluminio se liscio, tipo trafilato, veniva come nuovo; se poroso, tipo fusione, le porosità si evidenziavano e veniva pulitissimo.
Sulla superficie si formava un velo di polvere, tipo ossido che uniformava la superficie, si doveva sciacquare più volte molto bene e quando era asciutto sembrava quasi nuovo.
Lo strato superficiale di ossido prodotto si poteva spazzolare via quando era ancora bagnato, oppure lasciarlo e da asciutto fissarlo con un velo di lubrificante, spry siliconico, Svitol e similari, a mio avviso è la soluzione migliore e più veloce.
Tu parli di convertitore per l’allumino è errato, l’ossido d’alluminio si rimuove chimicamente, mentre l’ossido di ferro si stabilizza convertendolo in una forma stabile.
Quello che proponi, il Remox, non lo conosco, ma dalla scheda potrebbe andar bene, è a base di acido ortofosforico, provalo, ma ricordati di occhiali, guanti e occhio ai vestiti, agli schizzi !!!
http://www.acemchimica.com/prodotto/remox/
- This reply was modified 6 years, 1 month ago by iltico.
Ritornando al discorso dei serbatoi esterni che posso dare problemi, all’inizio si parlava di far passargli dentro un tubo dell’ acqua del riscaldamento, buona soluzione, ma fonte di potenziali rischi in caso di ossidazioni, o crepe e poi della panne quando l’acqua intaserà il filtro.
Anni fà ho visto un camper che nel tubo di metallo che attraversava il sebatoio del gasolio non faceva passare l’acqua del riscaldamento, ma i fumi di scarico caldi del Webasto, saranno discontinui, ma tanto il gasolio non deve stare a 20°, basta che sia attorno allo 0° e magari coinbentare esternamente il serbatoio.
Ciao, iltico.
Ciao vasilij, auguri per i lavori.
Ho letto che vuoi mettere un radiatore in mansarda e a mio avviso è un lavoro inutile, la cellula è piccola in ogni caso e l’aria calda sale sempre.
Metti i radiatori a filo pavimento e scaldi tutto e semplifichi l’impianto …!
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