Styrofoam: Riscaldamento, temperature e isolamento cellula

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Parlando di riscaldamento vi propongo un articolo che avevo scritto riguardo un’analisi fatta utilizzando l’archivio delle temperature registrate da Valentino durante il primo anno di viaggio.

In pratica grazie alla domotica a bordo del nostro camion registriamo ogni 10 minuti la temperatura interna ed esterna. Analizzando i risultati è possibile notare il comportamento della nostra cellula abitativa quando si trova a dover affrontare elevati sbalzi di temperatura. Ricordo che noi abbiamo una cellula in StyroFoam da 60mm + 3 mm fibra esterna e 2 mm fibra interna (tot 65mm).

Questi dati dal mio punto di vista sono interessanti per valutare spessore della coibentazione, tipologia e anche il colore stesso. Per farvi capire abbiamo fatto un test ponendo un foglio grigio scuro sotto al sensore di temperatura quando questo indicava 45° ed abbiamo rilevato circa 10° in più in poco meno di 30 minuti.

Perché è importante? Perché lo Styrofoam lavora bene fino a 75° dopodiché inizia a produrre un gas, chiamato stirene che potrebbe creare il processo di scollatura dalle pareti in fibra. Ecco perché il nostro Valentino è bianco  😀

Detto questo poi rimane interessante notare come un camper in viaggio debba affrontare situazioni molto differenti tra loro anche in periodo relativamente brevi. per intenderci abbiamo registrato sbalzi di oltre 40 gradi tra giorno e notte in diverse giornate di viaggio.

La sonda di temperatura esterna è volutamente posizionata con esposizione al sole. Questo perchè non ci interessa sapere quanti gradi ci sono fuori, ma piuttosto che temperatura raggiunge il nostro tetto.

Buona lettura:

http://www.stepsover.com/2018/05/17/dallafrica-al-sud-america-le-temperature-di-un-anno-di-viaggio-in-camper/

www.stepsover.com
MAN 16.232 Valentino

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