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This topic contains 8 replies, has 5 voices, and was last updated by missile 5 years, 6 months ago.
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October 11, 2018 at 12:27 pm #1871
Mi chiedevo se le classiche batterie 12V da avviamento messe in serie (24V totali) per i camion necessitino di un bilanciatore di carica. Ragionavo sul fatto che ogni batteria a 12V di fatto è composta da 6 elementi da 2V in serie, e non c’è un bilanciamento tra i singoli elementi.
Seconda domanda: il bilanciatore come funziona? Mette in parallelo le batterie per qualche istante, facendo fluire la corrente da quella più carica a quella meno carica, in modo da “pareggiarle”?
E in caso di più banchi batterie da 24V, come comportarsi? I bilanciatori supportano più banchi indipendenti?
Ciao!
Andrea
October 12, 2018 at 11:28 am #1878Da quello che ho capito leggendo in giro, l’ottimale è mettere le due batterie in serie quando sono già cariche entrambe – dello stesso tipo e potenza – mentre se le usi in parallelo ( anche due banchi da 42v) non è un problema che siano di potenze differenti ma è bene collegarle insieme sempre quando sono già cariche possibilmente che non abbiano troppa differenza di età e usura per evitare che se una è messa troppo male non ti distrugga anche quella buona… A meno che non vuoi fare un impianto sofisticato con tutti i controlli domotici come Valentino mi limiterei a anteporre solo uno stacca batteria tra banchi in parallelo mentre per le batterie in serie non metterei nulla solo crimpature fatte bene 😉
Per la ricarica usare moderni caricabatterie “intelligenti”
October 14, 2018 at 8:29 am #1890…….. Il collegamento tra le batterie l’ ho fatto col cavo per le saldatrici e ho stagnato i terminali e poi saldati ai morsetti, per ridurre al massimo la resistenza e conseguente calo di tensione………
da quel che so, lo stagno per gli elettrotecnici è un pessimo conduttore e offre molta resistenza, consigliano sempre un collegamento diretto rame/metallo senza stagno
October 14, 2018 at 12:37 pm #1892Ciao missile, sinceramente sollevi un problema che non conosco, ma che mi sembra “futile”.
Se si stagna un cavo al suo terminale aumenti la superficie di contatto e quindi diminuisci la resistenza, oltre a far tendere quasi a zero la possibilità di ossidazione della superficie di contatto tra due pezzi, cosa quasi assicurata, visto che l’acido fuoriesce quasi sempre dalla batteria, o liquido, o in vapori.
Ho corretto il mio post da resistenza in ossidazione.
Oltretutto il 99% dei componenti elettronici sono saldati a stagno e il rimanente a induzione. Se non fosse una saldatura efficiente non sarebbe utilizzata.
Comunque leggi quì e parlano di componenti da circuito stampato, in genere con meno A di una batteria e parlano di variazioni di Ohm, quindi nulle, o quasi, mentre invece un’ossidazione …
https://www.electroyou.it/forum/viewtopic.php?t=56968
October 14, 2018 at 1:03 pm #1896Ciao missile, sinceramente sollevi un problema che non conosco, ma che mi sembra “futile”. Se si stagna un cavo al suo terminale aumenti la superficie di contatto e quindi diminuisci la resistenza, oltre a far tendere quasi a zero la possibilità di ossidazione della superficie di contatto tra due pezzi, cosa quasi assicurata, visto che l’acido fuoriesce quasi sempre dalla batteria, o liquido, o in vapori. Ho corretto il mio post da resistenza in ossidazione. Oltretutto il 99% dei componenti elettronici sono saldati a stagno e il rimanente a induzione. Se non fosse una saldatura efficiente non sarebbe utilizzata. Comunque leggi quì e parlano di componenti da circuito stampato, in genere con meno A di una batteria e parlano di variazioni di Ohm, quindi nulle, o quasi, mentre invece un’ossidazione … https://www.electroyou.it/forum/viewtopic.php?t=56968
io la penso come te ma tutti gli “esperti” mi dicono che sbaglio
October 14, 2018 at 9:58 pm #1897Beh tante volte gli “esperti” sbagliano, confondendo il metodo più facile=più veloce, col migliore….!!
Sai, a crimpare ci metti qualche secondo, a saldare un pò di bei minutini !
Poi se dopo qualche anno hai i trefoli di rame del cavo ossidati, con l’ossido che si è smangiato metà sezione dei cavi a loro non gliene frega niente, anzi sarai ancora un loro cliente, perchè avrai almeno 4-5 volt in meno.
Magari pure in panne e dover accorciare il cavo in cerca di rame sano, o addirittura cambiarlo …!!
Sai quante discussioni con elettrauti che non puliscono i morsetti prima di serrarli !!! 😡
Personalmente braso tutto il possibile con lo stagno, pulisco a metallo nudo, abbondo di grasso siliconico e uso dell’autoagglomerante per chiudere bene tra trefoli e isolante, onde prevenire un’ossidazione che si infiltri tra trefoli e isolante.
Gli elettrauto e tanti “esperti” usano a malapena il nastro isolante in PVC e poi qualcuno conta i soldi e gli altri piangono !!
October 16, 2018 at 5:48 am #1918Mi chiedevo se le classiche batterie 12V da avviamento messe in serie (24V totali) per i camion necessitino di un bilanciatore di carica. Ragionavo sul fatto che ogni batteria a 12V di fatto è composta da 6 elementi da 2V in serie, e non c’è un bilanciamento tra i singoli elementi. Seconda domanda: il bilanciatore come funziona? Mette in parallelo le batterie per qualche istante, facendo fluire la corrente da quella più carica a quella meno carica, in modo da “pareggiarle”? E in caso di più banchi batterie da 24V, come comportarsi? I bilanciatori supportano più banchi indipendenti? Ciao! Andrea
Ciao, in teoria il bilanciatore potrebbe essere utile, ma parlando di batterie d’avviamento al piombo in pratica non viene mai utilizzato. Ragionando sulle batterie servizi invece io lo ritengo indispensabile. Il bilanciatore serve tra banchi di batterie a 12 volt per livellare lo stato di carica tra le due o più batterie in serie. Il funzionamento prevede un monitoraggio della tensione delle singole celle a 12 volt e qualora ci fosse uno sbilanciamento in positivo su un banco (tensione piu alta) il bilanciatore si preoccupa di assorbire ampere. Il bilanciatore si usa nei banchi a 12 volt di batterie al litio, di solito è integrato internamente nelle celle che compongono il banco. In caso dei piu banchi da 24 in parallelo è uguale si monitora ogni stringa parallela che contiene banchi in serie.
www.stepsover.com
MAN 16.232 ValentinoDecember 26, 2018 at 10:35 pm #2574Ciao, riprendo la piccola divagazione in merito a come fare i collegamenti, tra chi crimpa e chi salda.
Ho chiesto a chi ne sà più di mè e mi ha detto che con capicorda nuovi, o in buono stato è meglio crimpare il cavo, perchè si mantiene tutta la superficie del cavo ( i millimetri quadri di tutti i fili di rame che formano i trefoli e poi il cavo) quindi si ha meno resistenza nella giunzione.
Saldando a stagno cavo e morsetto, da un lato aumenta la superficie di contatto sul morsetto, ma si riduce la superficie esterna, che è quella che conduce la corrente, del cavo, perchè saldandolo si ottiene un blocco unico di rame e stagno e la sua superficie esterna è inferiore alla somma delle superfici dei singoli fili di rame, quindi si crea una “strozzatura”.
Questo da nuovo.
Il discorso cambia quando il gruppo cavo-morsetto è vecchio e si ossida, in questo caso la perdita di tensione dovuta alla resistenza, data dall’ossidazione e dalla scarsa conduzione elettrica sulle superfici di contatto, è ben maggiore della perdita data dal saldare il filo al morsetto.
Bisognerebbe poi tenere conto del tipo di batteria e dove è collocata, mò mi spiego.
Se abbiamo una batteria ad acido libero, quelle classiche con i tappini per rabboccare l’elettrolita e la batteria è chiusa in un ambiente piccolo, non areato, magari pure umido, come un piccolo gavone, o una sentina in una barca, è molto meglio saldare il cavo al morsetto, perchè dal forellino di sfiato della batteria uscirà sempre un pò di vapore dell’ elettrolita, a base di acido solforico e quindi il cavo e il morsetto si riempiranno di ossido, fino a smangiare i trefoli e nel frattempo la tensione andrà sempre più giù…
Se invece abbiamo una qualsiasi batteria sigillata, posta in un luogo asciutto e ventilato, è migliore la semplice crimpatura.
In entrambi i casi usare grasso siliconico, o almeno della vaselina, sul cavo e sul morsetto, o capicorda che sia, per tentare di impedire all’ossigeno dell’aria di arrivare al rame.
Scusate la prolissità …:lol:
December 27, 2018 at 9:14 am #2577Ciao, riprendo la piccola divagazione in merito a come fare i collegamenti, tra chi crimpa e chi salda. Ho chiesto a chi ne sà più di mè e mi ha detto che con capicorda nuovi, o in buono stato è meglio crimpare il cavo, perchè si mantiene tutta la superficie del cavo ( i millimetri quadri di tutti i fili di rame che formano i trefoli e poi il cavo) quindi si ha meno resistenza nella giunzione. Saldando a stagno cavo e morsetto, da un lato aumenta la superficie di contatto sul morsetto, ma si riduce la superficie esterna, che è quella che conduce la corrente, del cavo, perchè saldandolo si ottiene un blocco unico di rame e stagno e la sua superficie esterna è inferiore alla somma delle superfici dei singoli fili di rame, quindi si crea una “strozzatura”. Questo da nuovo. Il discorso cambia quando il gruppo cavo-morsetto è vecchio e si ossida, in questo caso la perdita di tensione dovuta alla resistenza, data dall’ossidazione e dalla scarsa conduzione elettrica sulle superfici di contatto, è ben maggiore della perdita data dal saldare il filo al morsetto. Bisognerebbe poi tenere conto del tipo di batteria e dove è collocata, mò mi spiego. Se abbiamo una batteria ad acido libero, quelle classiche con i tappini per rabboccare l’elettrolita e la batteria è chiusa in un ambiente piccolo, non areato, magari pure umido, come un piccolo gavone, o una sentina in una barca, è molto meglio saldare il cavo al morsetto, perchè dal forellino di sfiato della batteria uscirà sempre un pò di vapore dell’ elettrolita, a base di acido solforico e quindi il cavo e il morsetto si riempiranno di ossido, fino a smangiare i trefoli e nel frattempo la tensione andrà sempre più giù… Se invece abbiamo una qualsiasi batteria sigillata, posta in un luogo asciutto e ventilato, è migliore la semplice crimpatura. In entrambi i casi usare grasso siliconico, o almeno della vaselina, sul cavo e sul morsetto, o capicorda che sia, per tentare di impedire all’ossigeno dell’aria di arrivare al rame. Scusate la prolissità …:lol:
Concordo
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